Storia

Il Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte (CISSA) ha iniziato la sua attività di ricerca e di promozione scientifica sul Medioevo italiano ed europeo all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso. L’ideatore e l’animatore del sodalizio fu Monsignor Sabatino Ferrali, il quale sin da subito immaginò una istituzione che dovesse essere di alto profilo scientifico e culturale, che dovesse avere sede a Pistoia e solide radici pistoiesi, ma che dovesse proiettarsi negli orizzonti aperti di una dimensione internazionale. Una vocazione che fu ben chiara sin dal primo Convegno di studi, organizzato sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica nell’autunno del 1964, con la partecipazione dei maggiori specialisti del Romanico pistoiese nei suoi rapporti con l’arte romanica dell’Occidente. Con lo stesso criterio e con lo stesso modello di larga comparazione si svolse anche il convegno della primavera del 1966 dedicato al Gotico pistoiese nei suoi rapporti con l’arte gotica italiana.

Era ben chiara sin dalle primissime iniziative una volontà di apertura, una ricerca di specialisti votati al confronto scientifico e una predilezione per le questioni sociali, culturali e artistiche degli ultimi secoli del Medioevo. Sabatino Ferrali aveva puntato sulla qualità e sulla collaborazione di studiosi come Mario Salmi, che divenne Presidente, come Ottorino Bertolini, Ugo Procacci, Ernesto Sestan e Cinzio Violante e aveva avuto la capacità di far convergere le migliori sinergie sociali, economiche e culturali della città intorno a un progetto ambizioso che sapesse guardare molto lontano. L’Ente Provinciale per il Turismo, l’amministrazione provinciale, il Comune di Pistoia, la Camera di Commercio Industria e Artigianato e la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia furono e sarebbero divenuti per molti anni i sostenitori di una istituzione che aveva saputo tenere insieme la cultura storica cittadina, basterebbero i nomi di Raffaello Melani, di Natale Rauty, di Enrico Coturri e di Giancarlo Savino, con il meglio della storiografia italiana e internazionale. Si possono ricordare studiosi del calibro di Carlo Maria Cipolla, di Ennio Cortese, di Gina Fasoli, di Roberto Sabatino Lopez, di Federigo Melis, di Guido Mor, di Armando Sapori.

La formale costituzione giuridica del Centro avvenne l’8 gennaio del 1972 con il sostegno delle istituzioni cittadine già richiamate e con il coinvolgimento scientifico di studiosi ancora una volta di prim’ordine come Emilio Cristiani, Elio Conti, David Herlihy. Alla metà degli anni Settanta Sabatino Ferrali ebbe l’intuizione di individuare in Giovanni Cherubini, allora giovane professore di Storia Medievale all’Università di Firenze, lo studioso al quale affidare prima la direzione scientifica e poi, in progressione di tempo, la presidenza del Centro. Per molti anni l’impegno di Giovanni Cherubini ha saputo mantenere in equilibrio le esigenze culturali della città con le prospettive più avanzate della storiografia medievale, consentendo al Centro di svolgere ogni due anni i suoi convegni internazionali, se ne contano oltre venticinque, su tematiche di storia sociale, economica, politica e culturale, che hanno visto passare da Pistoia il meglio della medievistica italiana, europea e mondiale e che hanno fatto di questa istituzione uno dei punti di riferimento indiscussi degli studi medievistici.

Con uno spirito fortemente legato alla bontà di radici solide il Centro intende condurre nel presente e nel futuro, attraverso il sostegno dei due Soci Fondatori – il Comune di Pistoia e la Fondazione Caript – l’impegno nella promozione della ricerca storica di alto profilo scientifico e di ampliare le sue attività in linea con le esigenze di una società in continuno cambiamento con investimenti nella divulgazione scientifica, la cosiddetta Public history, e nella formazione dei giovani in età liceale e universitaria.