Il Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte di Pistoia (CISSA) è lieto di informare la comunità scientifica, gli appassionati di storia, i cittadini e le istituzioni culturali di Pistoia, che, da qualche mese, ha rinnovato i propri organi d’indirizzo. Il Consiglio direttivo è stato riconfigurato, in piena armonia con il dettato statutario, affidando al professor Giampaolo Francesconi l’incarico di Presidente, alla professoressa Giovanna Frosini quello di Vicepresidente e al professor Niccolò Mochi Poltri quello di Segretario.
Il passaggio istituzionale è avvenuto in accordo con le istanze dei soci fondatori e con le esigenze di un più saldo legame con la comunità civica e con le prospettive di una società in rapida trasformazione, e risponde all’obiettivo prioritario di saldare una tradizione di studi ultracinquantennale con le innovazioni e con le sfide che attendono anche gli operatori del mondo della cultura e gli studiosi delle discipline umanistiche, le cosiddette humanities.
Si tratta di sfide irrinunciabili che anche il Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte deve saper cogliere per ampliare il ventaglio più consolidato delle sue attività, per ridare slancio ad un impegno civile attraverso lo studio della storia e per aprirsi alle sfide del futuro. Un futuro che deve poter guardare ai più giovani e alle esigenze di una formazione umanistica, in primo luogo storica, storico-artistica, filologica e linguistica, ma anche politica e giuridica, che crediamo possa e debba tornare a svolgere un ruolo centrale nella costruzione dell’individuo e del cittadino. Di quel cittadino civis che auspichiamo possa riversare la propria consapevolezza e le proprie conoscenze al servizio della comunità.
Con questo spirito il CISSA intende rispondere alle richieste delle istituzioni e vuole rinnovare il proprio impegno in un’attività scientifica internazionale che guardi allo studio delle società, della politica e delle culture medievali nella loro forma più ampia, compiuta e plurale. Secondo una traiettoria che possa consentire una più proficua riconoscibilità di queste attività all’interno del tessuto civico e culturale della città di Pistoia e che possa permettere una scommessa importante nell’alta formazione scientifica dei più giovani, con programmi mirati per gli studenti dei Licei e delle Università italiane.
Gli obiettivi e gli impegni sono importanti e non possiamo venire meno alle responsabilità che ci siamo assunti. Per questo abbiamo bisogno di tutti: abbiamo bisogno della città che ci ospita e dei soci fondatori, abbiamo bisogno degli studiosi che da sempre hanno dialogato con una delle più importanti realtà italiane per lo studio del Medioevo e abbiamo bisogno di quei vecchi e nuovi amici, i nostri soci, che hanno costituito e dovranno costituire l’ossatura dialettica di una istituzione che prima di ogni altra cosa vuole essere una comunità di ricerca, di studio e di confronto. Un confronto che si vuole aperto e sincero, che non conosca forzature e non accetti imposizioni.
Questi sono i nostri obiettivi: di guardare al futuro a partire da radici solide, salde e coraggiose; quelle stesse che avevano mosso, all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso, un intellettuale e un uomo di chiesa, dalla grande cultura e dalla grande curiosità, come Monsignor Sabatino Ferrali, che lo avevano indotto a cercare amici e sodali fra gli studiosi più quotati del suo tempo, con l’obiettivo di creare un luogo di studio che fosse di grande qualità, che fosse radicato a Pistoia e che sapesse guardare al mondo, e che con Pistoia sapesse mantenere rapporti di amicizia, di cordialità e di collaborazione. Così sono arrivati nella nostra città studiosi del calibro di Mario Salmi, di Ugo Procacci, di Emilio Cristiani, di Giovanni Cherubini. Questa è la storia del CISSA, questa è la nostra storia, che cercheremo di onorare e di portare nel futuro.
Il Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte intende ripartire proprio da quello spirito di ospitalità, di liberalità e di accoglienza che lo hanno sempre contraddistinto e da quella indomita fiducia nella circolazione delle idee e del confronto che ha costituito la fiaccola dei sui promotori e dei suoi continuatori. Con quel senso di solidarietà e con quello spirito di amicizia e di rispetto nell’amicizia, che è stato il primo tratto che ha unito i Maestri che lo hanno fondato ai Maestri che fin qui lo hanno retto e che dovrà legare i nuovi collaboratori e i nuovi amici con cui proseguire insieme.
Da qui, da questa miscela di tradizione e di innovazione, il rinnovato Consiglio direttivo e il Comitato scientifico, un comitato di indispensabile varietà disciplinare e di indiscutibile apertura internazionale, lavoreranno nel rispetto di quei valori di accoglienza, di scambio e di condivisione per riportare il Centro fra i vecchi e i nuovi soci che arriveranno, per le strade di Pistoia e dell’Europa, e soprattutto negli zaini dei più giovani.
Il Presidente e il Consiglio direttivo